mercoledì 14 settembre 2016



                           MONNEZZA  PIDDINA  &  TAPPETO  PENTASTELLATO
Salvo: amici… avete letto?
Totò: che cosa?
Salvo: gli ultimi dati diramati dall’ I. S. T. A. T. certificano il de profundis per la politica economica italiana: disoccupazione giovanile sempre più in aumento, altrettanto dicasi per il nostro debito pubblico che continua a salire sempre più e dulcis in fundo anche la deflazione.
Alessio: dobbiamo anche dire come,  leggendo tra le righe la relazione che accompagna i dati  I. S. T. A. T.,  emerga  che anche le politiche economiche adottate negli ultimi due anni   (leggasi Governo Renzi) non hanno purtroppo centrato gli obiettivi prefissati.
Giacomo:  si tratta di risultati negativi  che stanno preoccupando, e non poco, Renzi e il suo Governo chiamato all’appuntamento del prossimo referendum costituzionale. Preoccupazione che l’ha spinto ad adottare una nuova strategia di lotta nei confronti del  Movimento 5 Stelle: logorare attraverso la stampa e la televisione, specie dopo il cambio dei vertici R. A. I.  con persone sintoniche alla politica renziana, il Movimento pentastellato fino al referendum nella speranza di ribaltare le previsioni che oggi vedono il fronte renziano del “SI”  perdente.
Rodolfo: la tua, caro Giacomo, mi sembra francamente una ricostruzione che necessita di essere suffragata con fatti e atti concreti posti in essere dal Partito Democratico; altrimenti siamo nel campo di ipotesi e congetture tue personali e nient’altro.
Ennio: legittima l’osservazione dell’amico Rodolfo. Come rispondi Giacomo?
Giacomo: amici miei non possiamo spiegare diversamente le numerose  (si parla di quattordici) denunce del Partito Democratico Romano alla Magistratura per  denunciare la  Sindaca Raggi e il Movimento 5 Stelle di un po’ di tutto. Il ragionamento del  Partito Democratico è semplice come sistema di lotta politica: denunciamo, denunciamo, denunciamo,  sicuri che prima o poi ci sarà  qualche Pubblico Ministero che iscriverà nel registro degli indagati la Giunta capitolina e poi spetterà alla stampa amica di fare il suo lavoro di delegittimazione;
enfatizzando al massimo gli errori dei nostri avversari politici (anche quando non ci sono reati), faremo sì che l’opinione pubblica, grazie anche al lavoro sporco  della stampa amica, dimentichi la vicenda “Mafia Capitale” e gli altri scandali che un po’ per tutto lo Stivale vedono coinvolto il nostro Partito.
Rodolfo: pregevole esposizione quella dell’amico Giacomo, ma rimane tutto da dimostrare.
Giacomo: due dati, cari amici sono certi: la Raggi  è in carica da meno di 100 giorni e le denunce  del Partito Democratico sono già 14!!  Caro Rodolfo …questi sono certezze accompagnate da numeri; quindi non possiamo parlare di semplici congetture. Nessuno di noi ha potuto vedere le contestazioni a Renzi sia a Napoli che a Catania nelle reti della T. V. pubblica. Questo è il lavoro sporco della stampa amica.
Ludovico: vedo che ha alzato la mano il Prof. Vezio. Ascoltiamolo.
Vezio: è fuor di dubbio che in campo economico (lotta alla disoccupazione, aumento del debito pubblico)  i risultati del Governo Renzi sono alquanto deludenti.  Ed allora ecco la nuova strategia renziana:  nascondere i suoi fallimenti sotto un tappeto a 5 stelle e il Partito Democratico non poteva trovare migliore e più ghiotta occasione dello  stentato avvio della legislatura pentastellata a Roma.
E tutto ciò nella speranza che,  con l’aiuto della stampa amica e della televisione,  la gente non veda almeno fino allo svolgimento del referendum costituzionale cosa Renzi continua a nascondere sotto il tappeto pentastellato.
(Dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it

 


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