Proseguiamo nella lettura e riflessione del testo della
canzone composta da Francesco Guccini intitolata
“Canzone dei
dodici mesi”, soffermandoci a
riflettere sul mese di marzo.
“Cantando marzo porta le sue piogge, la nebbia
squarcia il velo,
porta la neve sciolta
nelle rogge il riso del disgelo, il riso del disgelo…
Riempi il
bicchiere, e con l’inverno butta la penitenza vana,
l’ala del tempo batte troppo in fretta, la guardi, è già
lontana, la guardi, è già lontana….
O giorni, o mesi che andate
sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia.
Diverso tutti gli
anni, ma tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi che non sai mai
giocare, che non sai mai giocare.
gcastronovo.blogspot.it
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