venerdì 2 marzo 2018


                                      IL MILLEPIEDI  IL  ROSPO  E  RENZI
Franco: amici… avete sentita l’ultima di Renzi?
Marco: ma è l’ultima o la penultima? Parla così tanto che l’ultima dopo qualche ora diventa penultima!
Franco: no, caro Marco. Mi riferisco, e così ci capiamo, proprio all’ultima di stamattina: intervistato dalla giornalista Tortora sulla rete televisiva  LA 7  durante il programma OMNIBUS.
Marco: e cosa ha detto?
Franco:  alla giornalista, che gli chiedeva cosa avrebbe fatto in caso di sconfitta, Renzi  ha risposto con poche parole ma perentorie, decise e inequivocabili. Ha detto “Comunque vada io sarò segretario fino al 2021, lo hanno deciso le primarie”
Giacomo: vedo che ha già messo le mani avanti!
Rodolfo: in che senso?
Giacomo: ricorderete anche voi quando disse, in occasione del referendum costituzionale del dicembre 2016 che lo vide rovinosamente soccombere, “se perdo considererò conclusa  la mia esperienza e mi ritiro”. Ebbene, questa volta annusando, forse, l’aria di una nuova sconfitta mette le mani avanti e dice che comunque vada tira diritto.
Franco: Prof. Vezio lei cosa ne pensa?
Vezio: penso che Renzi  intenda davvero restare asserragliato nel bunker del Nazareno anche in caso di sconfitta perché  rimarrà paralizzato così come lo rimase il millepiedi.
Ludovico: il millepiedi?
Vezio: si, proprio il millepiedi,  cioè quell’animaletto appartenente alla classe dei Diplopodi. La loro caratteristica è il lento incedere nonostante le tante zampe che si muovono tutte insieme.  Avrete anche notato che se  toccate un millepiedi, il suo corpo si paralizzi e si arrotoli formando una specie di disco.
Giacomo: grazie per  la sua lezione di zoologia. Ricordo  quando da bambino io ed altri amici ci divertivamo andando a cercarli  sotto terra e a toccarli per vederli assumere quella forma a disco da lei così efficacemente  descrittaci. Ma, mi scusi, cosa c’entra con Renzi?
Vezio:  ci dicono gli etologi  che il millepiedi, non dovendosi mai allacciare le scarpe, i visse felice e contento   fino a quando il Rospo un giorno scherzando  gli chiese : “spiegami un po’ quale zampa calzi per prima e quale   e quale dopo e quale muovi prima e quale dopo quando decidi di camminare”.  E fu  così che  il millepiedi,  nel guardare le sue numerose zampe, che fino ad allora non aveva mai contato,   entrò in una confusione tale che arrotolandosi su se stesso nel tentativo di contare le sue zampe  restò nel fosso immobilizzato.
Ritornando al nostro Renzi, credo che resterà senz’altro fermo nella sua decisione. Ma  in caso di una sconfitta per fare cosa? Non vorrei per fare la fine del millepiedi!. O peggio ancora, non vorrei che facesse  fare al nostro Paese  la fine del millepiedi.
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it





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