I
MESI DELL’ANNO IN
FILASTROCCA
(OTTOBRE)
In Ottobre semi in pugno
se vuoi mietere di giugno.
Ottobre gelato
ogni insetto è debellato.
Ottobre: vino e cantina
dalla sera alla mattina.
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L’IMMIGRAZIONE SI STA RIVELANDO:
E’ IL CAVALLO DI TROIA
“CARI AMICI,
L’IMMIGRAZIONE E’ IL CAVALLO DI TROIA
CHE HA
PENETRATO L’OCCIDENTE. E’ L’ARMA SU CUI CONTANO PER CONQUISTARCI, ANNIENTARCI E
DISTRUGGERCI.
L’IMMIGRAZIONE
TRASFORMERA’ L’EUROPA IN CIO’ CHE IO CHIAMO EURABIA”.
ORIANA FALLACI
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RIFLESSIONE A MARGINE DELLA “BOCCIATURA”
DEL DECRETO SICUREZZA DA PARTE DELLA
CORTE DI CASSAZIONE
Franco: amici…. è da giorni che una domanda continua a
martellarmi in testa.
Santo: di cosa si tratta?
Franco: è mai possibile che il Governo Meloni non riesca mai
ad azzeccarne una!
Marco: cioè? Puoi essere più esplicito?
Franco: cerco un (dico uno)
Provvedimento adottato dal Governo Meloni sul quale l’Ordine giudiziario
non abbia pronunciato severe e non solo rituali stroncature.
Nenè: come mai questa tua esternazione?
Franco: ne abbiamo fatto cenno qualche giorno fa: il Governo,
anche a seguito dell’allarme sociale provocato dai recenti gravi fatti di
cronaca che hanno visto vittime appartenenti alle Forze dell’Ordine pubblico e
persone che vivono nell’illegalità, ha approvato il Decreto legge n. 48 dell’11 aprile 2025 convertito
in legge dal Parlamento con legge n. 80 del 9 giugno 2025, che per brevità
chiamiamo “Decreto sicurezza”.
Trascorrono alcuni giorni e la Corte di Cassazione si mette a
studiarlo alla ricerca delle possibili criticità che possa presentare.
Santo: sono state trovate queste che tu chiama criticità?
Franco: La Corte di Cassazione ha innanzi tutto individuato un insanabile vizio costituzionale di metodo arrivando a sostenere la sua illegittimità costituzionale per mancanza dei
presupposti di “straordinaria necessità e urgenza” che possano giustificare il ricorso alla
decretazione d’urgenza, così come dispone l’articolo 77 della Costituzione.
A ciò, dice la Corte, “si aggiunge l’estrema disomogeneità
dei contenuti che avrebbero richiesto un voto separato per ogni singola
questione, mentre essendo stati inseriti in un unico articolo sono stati
approvati con una sola votazione”. Per la Corte il tema delle occupazioni
abusive e delle borseggiatrici, ad esempio, dovevano essere votati, data la
loro eterogeneità, con due separate
votazione.
La Corte ha individuato anche altri “profili problematici”
nella disciplina della materia concernente la sicurezza urbana:
-occupazione abusiva di proprietà privata e di abitazioni
in particolare;
-fenomeno delle borseggiatrici rom.
La Corte, relativamente alle occupazioni abusive,
rileva che il reato si presenta “di difficile configurabilità” e non
prevede nessuna “forma di impugnazione”.
I giudici, poi, relativamente al dilagante fenomeno del borseggio
da parte dei Rom, condanna la formulazione della norma perché “guarda
non a ciò che l’uomo fa, bensì a quel che l’uomo è”. Il riferimento alle
borseggiatrici Rom rischia di colpire, dice la Corte, le persone
(borseggiatrici) non per il reato commesso ma per il loro status sociale di
Rom; e ciò viola i principi di uguaglianza e non discriminazione.
Nenè: il Prof. Vezio oggi se n’è stato particolarmente
silenzioso e assorto nell’ascoltare la
relazione dell’amico Franco. Come mai? Ci dica la sua opinione.
Vezio: mentre ascoltavo la relazione dell’amico Franco,
pensavo anche a quanto mi ha raccontato qualche giorno fa il mio amico Renzo
(nome di fantasia) che vive a Milano.
Il mio amico ha la mamma Cecilia, vedova di anni 83, che vive
da sola anch’essa a Milano.
La sig.ra Cecilia quasi tutti i sabati alle ore 17, 30 gli telefona
per recarsi tranquillamente in Chiesa e partecipare alla Messa
prefestiva.
Gli chiedo: come mai? Ha difficoltà a deambulare e necessita
di essere accompagnata? Per fortuna no mi risponde Renzo. Il problema, mi dice,
è rappresentato dal fatto che in quel Quartiere sono numerose le occupazioni
abusive di appartamenti sebbene regolarmente abitati: organizzazioni
malavitose, approfittando anche della momentanea assenza di persone ricoverate in
ospedale per qualche disturbo, gestiscono il lucroso mercato delle occupazioni
abusive. E mia mamma teme, specie nelle serate invernali, che venga occupata
anche la sua abitazione. Ecco perché mi chiede di sostituirla mentre partecipa
alla Messa.
Mi diceva, sempre il mio amico Renzo, “se questa è la
situazione come faccio a non soddisfare questo legittimo desiderio di mia
mamma?
Quando è stato
pubblicato il “Decreto Sicurezza” ne ho parlato con lei e non puoi immaginare
come le brillavano gli occhi di gioia e mi ha detto: “se le cose stanno così potrò
andare a Messa senza che ti disturbi più, specie nei mesi invernali”
Quando poi qualche
giorno fa mi ha chiesto spiegazioni di quel che aveva ascoltato in televisione
sul parere della Cassazione, non avendo
il coraggio di dirle tutta la verità le ho detto: “mamma la legge è legge, forse hai capito male”. E
lei mi ha risposto così: “ ne abbiamo parlato con la mia amica Olga e abbiamo capito
che ancora una volta la vittoria finale
la detta la teoria del gambero. Prima ci dicono che si va avanti verso la
legalità, e poi ci dicono che hanno sbagliato e che è meglio tornare a prima ”.
Amici….mentre parlava l’amico Franco ero assorto, come
osservava Nenè, perché non riuscivo a conciliare la tragica realtà descrittami
dall’amico Franco in cui vivono interi
quartieri a Milano con le parole del magistrato Margherita Cassano -Primo
Presidente della Corte di Cassazione- la quale nel commentare favorevolmente
l’iniziativa della Corte di Cassazione, stroncando di fatto l’impianto e la
ratio del Decreto Sicurezza ha così detto: “ho l’impressione che quelle che
vengono chiamate istanze securitarie portino alla moltiplicazione di una serie
di reati che hanno un effetto più simbolico che sostanziale”.
Amici… ecco perché sono stato assorto e non sono intervenuto
nel dibattito. Sappiate che io sono dalla parte delle esigenze della Sig.ra
Cecilia più che dalla parte delle curiali riflessioni del Magistrato Margherita
Cassano.
Ritengo che quello della Cassazione e della Cassano sia un
messaggio pericoloso che sicuramente verrà letto dai vertici della malavita
come un lasciapassare per proseguire nell’illegalità, tanto la Magistratura
italiana non solo si disinteressa delle legittime aspettative della Sig.ra
Cecilia, ma non collabora con chi cerca di portare un po' di serenità tra la
gente comune.
(DAI DIALOGHI SVOLTI AL CIRCOLO DELLA CONCORDIA)
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L’ INSEGNAMENTO CHE PAPA FRANCESCO HA
LASCIATO AL MONDO DELLA SCUOLA
Tra i tanti
temi, non necessariamente di ordine esclusivamente religioso, affrontati da Papa
Francesco durante il suo pontificato, merita di essere ricordato anche quello
che vede come protagonista il “mondo della scuola” e, in particolare, la sempre più frequente conflittualità tra
genitori e insegnanti.
Recenti
fatti di cronaca infatti, con insegnanti spediti in ospedale perché vittime di
azioni violente commesse nei loro
confronti da genitori di alunni, ci
parlano di rapporti tra insegnanti e genitori che molto frequentemente degenerano a tal
punto da entrare in un campo che non troviamo difficoltà a definire quanto meno
“patologico”.
Ed è così
che la reputazione della Scuola italiana,
che fino a qualche decennio fa era considerata tra le migliori del mondo e
quindi un modello da seguire, sta diventando di giorno in giorno solo un
ricordo.
Negli ultimi
anni poi, venendo a mancare una reale e fattiva collaborazione tra insegnanti e genitori nell’educazione e nell’istruzione degli alunni,
sebbene rimarcata dalla normativa italiana, il mondo della Scuola è entrato
nell’attuale situazione di una crisi
profonda. Una mancanza di collaborazione che genera un situazione di permanente
conflitto tra loro; causa di stress per entrambi insegnanti e genitori.
E’ un
problema che ha diviso la politica italiana in due opposte tifoserie l’una
contro l’altra armata:
-da una parte
la Sinistra schierata dalla parte di genitori e figli per sgomberare
l’istituzione scolastica da tutti quei residuati, a suo dire, di stampo fascista ancora presenti ;
-dall’altra la
Destra che cerca di disarmare il linguaggio della Sinistra nel tentativo di difendere il ruolo della Scuola
e della classe docente; e ciò per valorizzare e tenere ancora in alto la
positiva tradizione educativa che la Scuola italiana svolgeva fino ad alcuni
decenni fa.
Papa
Francesco, intervenendo sul problema, raccontò un fatto che lo vide
protagonista quando frequentava le Scuole elementari in Argentina:
“Io una volta, quando ero alla quarta
elementare, ho detto una brutta parola
alla Maestra e la Maestra -buona donna- ha fatto chiamare la mamma.
Mia mamma il
giorno dopo è venuta e, dopo aver parlato con la Maestra, mi chiama e mi spiega
con tanta dolcezza che avevo fatto una brutta cosa che non si doveva fare e
mi dice di chiedere perdono alla Maestra davanti a lei e io l’ho fatto. E
pensavo, contento, che mi fosse finita bene la storia.
Ma quello era solo il primo capitolo!
Quando sono
tornato a casa incominciò il secondo capitolo! Immaginatevi voi. Eh….
Oggi la
Maestra che fa una cosa del genere il giorno dopo vede entrare in classe uno o
tutti e due i genitori a rimproverare la Maestra perché dicono i tecnici che
ai bambini non si deve rimproverare così. Beh ….e ciò è grave.”
Questo è il
pensiero di Papa Francesco.
Si rimane in
attesa di una riflessione da parte del benevolo lettore.
Giuseppe
Castronovo
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INTELLIGENZA ARTIFICIALE:
OPINIONE DI ALBERT EINSTEIN
Totò: amici
sento parlare continuamente di “Intelligenza Artificiale”. Ma di cosa si
tratti ancora non so.
Enzo: non
sei l’unico!
Santo:
chiediamo al prof. Vezio:
Vezio: amici…anch’io
devo confessarvi la mia ignoranza sull’argomento. Ho incominciato a
interessarmi di questo argomento e mi sono imbattuto in una dichiarazione di
Albert Einstein che è tutta da studiare.
Santo: cosa
dice?
Vezio:
questa volta vi riferirò alla lettera le sue perplessità; quanto al resto, al
momento, ne so tanto quanto ne sapete voi. Ebbene, Einstein ebbe a dire: “temo il giorno in cui la tecnologia andrà
oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di
idioti”. Che ne dite?
Santo: prof. una profezia davvero inquietante questa di Einstein!
Approfondisca e ci riferirà.
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
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L’OPINIONE DEL FILOSOFO MASSIMO
CACCIARI
SULLA NATURA DEL PARTITO
CHE HA PRESO IL POSTO DEL PARTITO
COMUNISTA.
---
IL PARTITO DEMOCRATICO NON E’ UN
PARTITO
E’ UN INSIEME DI AVANZI DI PARTITO
IL CUI UNICO COLLANTE E’
IL
POTERE.
NON HA NE’ STRATEGIE NE’ ANIMA.
(MASSIMO CACCIARI)
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QUANDO IL SENSO DEI PROPRI LIMITI
ALBERGA
NELLE MENTI ECCELSE
“QUANTO PIU’ UN UOMO STUDIA
TANTO PIU’ DIVENTA UMILE,
PERCHE’ MENTRE IMPARA
SCOPRE L’IMMENSITA’ DELLA
SUA IGNORANZA”.
(ARISTOTELE)
--
ANCHE IL FILOSOFO PASCAL
DISSE IN PUNTO DI MORTE:
“EPPURE SONO ANCORA IGNORANTE”
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I
MESI DELL’ANNO IN
FILASTROCCA
(APRILE)
Se vuoi cocomeri grossi come un
barile,
piantali il primo giovedì d’Aprile.
Alte o basse nell’Aprile
son le Pasque.
La vite
potata in Aprile,
lascia svuotato ogni barile.
L’acqua d’Aprile
il bue ingrassa,
il porco uccide e la pecora se ne ride.
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LA
TRECCIA BIONDA
TRA LE MANI DI ROMANO PRODI
IL VERO STATO DELLE COSE
CHE FINIMONDO PER UNA TRECCIA BIONDA
CHE IL MITICO ROMANO PER CASO
ACCAREZZO’.
ERA UNA VENTOTTENNE DI VENTOTENE
CHE IL SUO ANIMO ACCECO’.
DA UN CHIMICO LA TRECCIA FU PORTATA
E LUI, DOPO AVERLA ANALIZZATA,
UN CERTIFICATO RILASCIO’ IN CUI
DICEVA COSI’:
“LO PUOI CAPIRE AVENDO DENTRO AL CUORE
LA CAREZZA DELL’AMOR”.
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CHE FINIMONDO PER DEI CAPELLI BIONDI
--
MI CHIESE SE SAPESSI DOVE FOSSE
VENTOTENE
MI LANCIO’ UNO SGUARDO TRADITOR
POI A UN TRATTO MI CHIESE “SAI
DOV’E’” ?
LE DISSI: “AMOR TI GIURO SUL MIO
ONORE
SAI CHE NON LO SO”
QUANDO AD UN TRATTO I SUOI CAPELLI VOLARONO,
MA COME E’ STRANO IL CASO,
PROPRIO SU DI ME.
MA LEI MI RISPOSE “SO CHE TU LO SAI, SO CHE SAI MENTIR”
CHE FINIMONDO PER DEI CAPELLI BIONDI
CHE SI POSARON SU DI ME
RICORDO CHE DICEVA “SILVIO”,
“SILVIO”.
CHE FINIMONDO PER DEI CAPELLI BIONDI
CHE SILVIO MI FANNO RIVEDER.
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SCIOPERI E
PONTI
IL CRUCCIO DEL SEGRETARIO
C.G.I.L. LANDINI
On. Cencio:
collega Straccio…
On.
Straccio: dimmi pure.
On. Cencio:
quanti sono gli scioperi organizzati dal Segretario della C.G.I.L. nell’ultimo
anno?
On.
Straccio: sono tanti
e oramai abbiamo perso il conto, specie da quando Landini considera
lo sciopero uno strumento per portare avanti la sua Rivolta Sociale.
On. Cencio:
pur essendo tanti non tutti però sono d’accordo con questa sua strategia e
all’interno dello stesso sindacato gira una battuta nei suoi confronti.
On.
Straccio: quale?
On. Cencio: uno
chiede: “qual è il colmo per il sindacalista Landini”? L’altro risponde: “non riuscire a
progettare il ponte della Domenica”.
On.
Straccio: ho capito: un vero e proprio cruccio per il Sindacalista Landini.
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CARO
BOLLETTE
E’ FU COSI’ CHE IL BISOGNO AGUZZO’
L’INGEGNO DI POVERACCIO
On. Cencio:
collega Straccio dimmi…
On.
Straccio: che cosa?
On. Cencio:
le sanzioni alla Russia ideate dal nostro Mario Draghi stanno avendo effetti
dirompenti per noi italiani: le bollette
del gas stanno subendo aumenti insostenibili per le famiglie e le aziende
italiane.
On.
Straccio: hai pienamente ragione! E dire che, secondo Draghi, avrebbero dovuto mettere in ginocchio solamente l’economia
russa!
On.
Cencio: invece mi sembra che stiano
soffrendo, a causa di queste decisioni draghiane, più le famiglie italiane che
quelle russe! Meno male che talvolta,
come si suol dire, “il bisogno aguzza l’ingegno”.
On.
Straccio: non ho
capito la conclusione della tua riflessione, sii più chiaro.
On. Cencio:
ho un amico che si chiama Poveraccio, padre di 3 figli, il quale per campare fa qualche lavoretto saltuario mentre
la moglie con tre figli da accudire fa la casalinga.
On. Straccio: Poveraccio di nome e
di fatto! Come sbarca il lunario?
On. Cencio: data l’amicizia di antica data che ci unisce mi ha spiegato
il suo segreto per calmierare il peso delle bollette del gas.
On. Straccio: aumenti la mia curiosità! Dimmi.
On. Cencio: ai tre figli ha messo il nome Gastone.
On. Straccio: ma non è possibile lo stesso nome proprio a tutti e tre.
On. Cencio: per superare le tue obiezioni, che poi erano anche quelle
dell’Ufficiale d’Anagrafe, se per il primogenito Gastone è il primo
e unico nome proprio, per gli altri due Gastone è il
secondo nome: il secondogenito infatti si chiama Franco Gastone e il
terzogenito Luigi Gastone. Ma lui li
chiama tutti e tre abbreviando il nome a Tone.
On. Straccio: ma quando li chiama come comprendono chi sia il
destinatario di quella chiamata?
On. Cencio: semplice! Ricorre a tre differenti timbri di voce: uno per
ogni figlio.
On. Straccio: geniale! Ma non mi
hai ancora spiegato come il tuo amico Poveraccio riesca a
calmierare il peso delle bollette?
On. Cencio: il mio amico Poveraccio mi ha spiegato che così facendo
ogni volta che li chiama con l’abbreviazione Tone, risparmia
il gas ed è così che le sue bollette alla fine sono molto
più leggere di quanto tu possa pensare.
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ITALIA: L’INDUSTRIA E’ STAGNANTE
E GLI ITALIANI SONO AL FREDDO .
COSA FARE?
Totò: amici….
il grillino ed ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è da giorni
che chiede al Governo Meloni: “… l’economia italiana è ferma; gli italiani a
causa del caro bollette sono al freddo: cosa intende fare il Governo?”
Mario: voci
di corridoio dicono di un Governo che da
settimane è al lavoro per tenere sotto sotto controllo il problema e che a
giorni ufficializzerà una possibile soluzione. Circolano voci nei corridoi delle Camere parlamentari
che un autorevole Parlamentare, che vuol tenere l’anonimato, secondo cui la soluzione potrebbe essere la seguente:
“forniremo
cappotti e paletò a tutti gli italiani e così:
-l’industria manifatturiera riprenderà a
correre;
-e gli italiani torneranno al caldo”
(DAI DIALOGHI SVOLTI AL CIRDCOLO DELLA
CONCORDIA)
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