I
MESI DELL’ANNO IN
FILASTROCCA
(LUGLIO)
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Sono Luglio e son brillante
col mio sole folgorante.
Se a Luglio la formica fa più dell’usato,
l’inverno sarà freddo e anticipato.
Chi canta di Luglio
digiuna d’inverno.
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L’ INSEGNAMENTO CHE PAPA FRANCESCO HA
LASCIATO AL MONDO DELLA SCUOLA
Tra i tanti
temi, non necessariamente di ordine esclusivamente religioso, affrontati da Papa
Francesco durante il suo pontificato, merita di essere ricordato anche quello
che vede come protagonista il “mondo della scuola” e, in particolare, la sempre più frequente conflittualità tra
genitori e insegnanti.
Recenti
fatti di cronaca infatti, con insegnanti spediti in ospedale perché vittime di
azioni violente commesse nei loro
confronti da genitori di alunni, ci
parlano di rapporti tra insegnanti e genitori che molto frequentemente degenerano a tal
punto da entrare in un campo che non troviamo difficoltà a definire quanto meno
“patologico”.
Ed è così
che la reputazione della Scuola italiana,
che fino a qualche decennio fa era considerata tra le migliori del mondo e
quindi un modello da seguire, sta diventando di giorno in giorno solo un
ricordo.
Negli ultimi
anni poi, venendo a mancare una reale e fattiva collaborazione tra insegnanti e genitori nell’educazione e nell’istruzione degli alunni,
sebbene rimarcata dalla normativa italiana, il mondo della Scuola è entrato
nell’attuale situazione di una crisi
profonda. Una mancanza di collaborazione che genera un situazione di permanente
conflitto tra loro; causa di stress per entrambi insegnanti e genitori.
E’ un
problema che ha diviso la politica italiana in due opposte tifoserie l’una
contro l’altra armata:
-da una parte
la Sinistra schierata dalla parte di genitori e figli per sgomberare
l’istituzione scolastica da tutti quei residuati, a suo dire, di stampo fascista ancora presenti ;
-dall’altra la
Destra che cerca di disarmare il linguaggio della Sinistra nel tentativo di difendere il ruolo della Scuola
e della classe docente; e ciò per valorizzare e tenere ancora in alto la
positiva tradizione educativa che la Scuola italiana svolgeva fino ad alcuni
decenni fa.
Papa
Francesco, intervenendo sul problema, raccontò un fatto che lo vide
protagonista quando frequentava le Scuole elementari in Argentina:
“Io una volta, quando ero alla quarta
elementare, ho detto una brutta parola
alla Maestra e la Maestra -buona donna- ha fatto chiamare la mamma.
Mia mamma il
giorno dopo è venuta e, dopo aver parlato con la Maestra, mi chiama e mi spiega
con tanta dolcezza che avevo fatto una brutta cosa che non si doveva fare e
mi dice di chiedere perdono alla Maestra davanti a lei e io l’ho fatto. E
pensavo, contento, che mi fosse finita bene la storia.
Ma quello era solo il primo capitolo!
Quando sono
tornato a casa incominciò il secondo capitolo! Immaginatevi voi. Eh….
Oggi la
Maestra che fa una cosa del genere il giorno dopo vede entrare in classe uno o
tutti e due i genitori a rimproverare la Maestra perché dicono i tecnici che
ai bambini non si deve rimproverare così. Beh ….e ciò è grave.”
Questo è il
pensiero di Papa Francesco.
Si rimane in
attesa di una riflessione da parte del benevolo lettore.
Giuseppe
Castronovo
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INTELLIGENZA ARTIFICIALE:
OPINIONE DI ALBERT EINSTEIN
Totò: amici
sento parlare continuamente di “Intelligenza Artificiale”. Ma di cosa si
tratti ancora non so.
Enzo: non
sei l’unico!
Santo:
chiediamo al prof. Vezio:
Vezio: amici…anch’io
devo confessarvi la mia ignoranza sull’argomento. Ho incominciato a
interessarmi di questo argomento e mi sono imbattuto in una dichiarazione di
Albert Einstein che è tutta da studiare.
Santo: cosa
dice?
Vezio:
questa volta vi riferirò alla lettera le sue perplessità; quanto al resto, al
momento, ne so tanto quanto ne sapete voi. Ebbene, Einstein ebbe a dire: “temo il giorno in cui la tecnologia andrà
oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di
idioti”. Che ne dite?
Santo: prof. una profezia davvero inquietante questa di Einstein!
Approfondisca e ci riferirà.
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
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L’OPINIONE DEL FILOSOFO MASSIMO
CACCIARI
SULLA NATURA DEL PARTITO
CHE HA PRESO IL POSTO DEL PARTITO
COMUNISTA.
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IL PARTITO DEMOCRATICO NON E’ UN
PARTITO
E’ UN INSIEME DI AVANZI DI PARTITO
IL CUI UNICO COLLANTE E’
IL
POTERE.
NON HA NE’ STRATEGIE NE’ ANIMA.
(MASSIMO CACCIARI)
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QUANDO IL SENSO DEI PROPRI LIMITI
ALBERGA
NELLE MENTI ECCELSE
“QUANTO PIU’ UN UOMO STUDIA
TANTO PIU’ DIVENTA UMILE,
PERCHE’ MENTRE IMPARA
SCOPRE L’IMMENSITA’ DELLA
SUA IGNORANZA”.
(ARISTOTELE)
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ANCHE IL FILOSOFO PASCAL
DISSE IN PUNTO DI MORTE:
“EPPURE SONO ANCORA IGNORANTE”
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I
MESI DELL’ANNO IN
FILASTROCCA
(APRILE)
Se vuoi cocomeri grossi come un
barile,
piantali il primo giovedì d’Aprile.
Alte o basse nell’Aprile
son le Pasque.
La vite
potata in Aprile,
lascia svuotato ogni barile.
L’acqua d’Aprile
il bue ingrassa,
il porco uccide e la pecora se ne ride.
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LA
TRECCIA BIONDA
TRA LE MANI DI ROMANO PRODI
IL VERO STATO DELLE COSE
CHE FINIMONDO PER UNA TRECCIA BIONDA
CHE IL MITICO ROMANO PER CASO
ACCAREZZO’.
ERA UNA VENTOTTENNE DI VENTOTENE
CHE IL SUO ANIMO ACCECO’.
DA UN CHIMICO LA TRECCIA FU PORTATA
E LUI, DOPO AVERLA ANALIZZATA,
UN CERTIFICATO RILASCIO’ IN CUI
DICEVA COSI’:
“LO PUOI CAPIRE AVENDO DENTRO AL CUORE
LA CAREZZA DELL’AMOR”.
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CHE FINIMONDO PER DEI CAPELLI BIONDI
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MI CHIESE SE SAPESSI DOVE FOSSE
VENTOTENE
MI LANCIO’ UNO SGUARDO TRADITOR
POI A UN TRATTO MI CHIESE “SAI
DOV’E’” ?
LE DISSI: “AMOR TI GIURO SUL MIO
ONORE
SAI CHE NON LO SO”
QUANDO AD UN TRATTO I SUOI CAPELLI VOLARONO,
MA COME E’ STRANO IL CASO,
PROPRIO SU DI ME.
MA LEI MI RISPOSE “SO CHE TU LO SAI, SO CHE SAI MENTIR”
CHE FINIMONDO PER DEI CAPELLI BIONDI
CHE SI POSARON SU DI ME
RICORDO CHE DICEVA “SILVIO”,
“SILVIO”.
CHE FINIMONDO PER DEI CAPELLI BIONDI
CHE SILVIO MI FANNO RIVEDER.
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SCIOPERI E
PONTI
IL CRUCCIO DEL SEGRETARIO
C.G.I.L. LANDINI
On. Cencio:
collega Straccio…
On.
Straccio: dimmi pure.
On. Cencio:
quanti sono gli scioperi organizzati dal Segretario della C.G.I.L. nell’ultimo
anno?
On.
Straccio: sono tanti
e oramai abbiamo perso il conto, specie da quando Landini considera
lo sciopero uno strumento per portare avanti la sua Rivolta Sociale.
On. Cencio:
pur essendo tanti non tutti però sono d’accordo con questa sua strategia e
all’interno dello stesso sindacato gira una battuta nei suoi confronti.
On.
Straccio: quale?
On. Cencio: uno
chiede: “qual è il colmo per il sindacalista Landini”? L’altro risponde: “non riuscire a
progettare il ponte della Domenica”.
On.
Straccio: ho capito: un vero e proprio cruccio per il Sindacalista Landini.
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CARO
BOLLETTE
E’ FU COSI’ CHE IL BISOGNO AGUZZO’
L’INGEGNO DI POVERACCIO
On. Cencio:
collega Straccio dimmi…
On.
Straccio: che cosa?
On. Cencio:
le sanzioni alla Russia ideate dal nostro Mario Draghi stanno avendo effetti
dirompenti per noi italiani: le bollette
del gas stanno subendo aumenti insostenibili per le famiglie e le aziende
italiane.
On.
Straccio: hai pienamente ragione! E dire che, secondo Draghi, avrebbero dovuto mettere in ginocchio solamente l’economia
russa!
On.
Cencio: invece mi sembra che stiano
soffrendo, a causa di queste decisioni draghiane, più le famiglie italiane che
quelle russe! Meno male che talvolta,
come si suol dire, “il bisogno aguzza l’ingegno”.
On.
Straccio: non ho
capito la conclusione della tua riflessione, sii più chiaro.
On. Cencio:
ho un amico che si chiama Poveraccio, padre di 3 figli, il quale per campare fa qualche lavoretto saltuario mentre
la moglie con tre figli da accudire fa la casalinga.
On. Straccio: Poveraccio di nome e
di fatto! Come sbarca il lunario?
On. Cencio: data l’amicizia di antica data che ci unisce mi ha spiegato
il suo segreto per calmierare il peso delle bollette del gas.
On. Straccio: aumenti la mia curiosità! Dimmi.
On. Cencio: ai tre figli ha messo il nome Gastone.
On. Straccio: ma non è possibile lo stesso nome proprio a tutti e tre.
On. Cencio: per superare le tue obiezioni, che poi erano anche quelle
dell’Ufficiale d’Anagrafe, se per il primogenito Gastone è il primo
e unico nome proprio, per gli altri due Gastone è il
secondo nome: il secondogenito infatti si chiama Franco Gastone e il
terzogenito Luigi Gastone. Ma lui li
chiama tutti e tre abbreviando il nome a Tone.
On. Straccio: ma quando li chiama come comprendono chi sia il
destinatario di quella chiamata?
On. Cencio: semplice! Ricorre a tre differenti timbri di voce: uno per
ogni figlio.
On. Straccio: geniale! Ma non mi
hai ancora spiegato come il tuo amico Poveraccio riesca a
calmierare il peso delle bollette?
On. Cencio: il mio amico Poveraccio mi ha spiegato che così facendo
ogni volta che li chiama con l’abbreviazione Tone, risparmia
il gas ed è così che le sue bollette alla fine sono molto
più leggere di quanto tu possa pensare.
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ITALIA: L’INDUSTRIA E’ STAGNANTE
E GLI ITALIANI SONO AL FREDDO .
COSA FARE?
Totò: amici….
il grillino ed ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è da giorni
che chiede al Governo Meloni: “… l’economia italiana è ferma; gli italiani a
causa del caro bollette sono al freddo: cosa intende fare il Governo?”
Mario: voci
di corridoio dicono di un Governo che da
settimane è al lavoro per tenere sotto sotto controllo il problema e che a
giorni ufficializzerà una possibile soluzione. Circolano voci nei corridoi delle Camere parlamentari
che un autorevole Parlamentare, che vuol tenere l’anonimato, secondo cui la soluzione potrebbe essere la seguente:
“forniremo
cappotti e paletò a tutti gli italiani e così:
-l’industria manifatturiera riprenderà a
correre;
-e gli italiani torneranno al caldo”
(DAI DIALOGHI SVOLTI AL CIRDCOLO DELLA
CONCORDIA)
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RICHIESTE MINIME DELLA GENTE COMUNE
BASTA COL CAROVITA!
BASTA CON LA DISOCCUPAZIONE!
BASTA CON LE TASSE!
BASTA CON LA TOSSE!
VIVA LA SANITA’ PURCHE’ FUNZIONI,
PUBBLICA O PRIVATA CHE SIA!
BASTA CON LE TRUFFE TELEFONICHE!
BASTA CON LA GIUSTIZIA INGIUSTA!
LA GIUSTIZIA NON SIA PIU’ LA RAGNATELA
CHE ACCHIAPPA LE MOSCHE
E FA SCAPPARE LE AQUILE!
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FASCISTI E ANTIFASCISTI NELL’OPINIONE
DEL PREMIER INGLESE WINSTON CHURCHIL E
DELL’INTELLETTUALE ITALIANO LEONARDO SCIASCIA.
Alcune riflessioni sull’iniziativa del collettivo comunista “Cambiare
rotta” di appendere a testa in giù il fantoccio di Elon Musk in
Piazzale Loreto a Milano.
Totò: amici…. credevo che ci fosse un limite al peggio: che
la ragionevolezza, ad esempio, potesse rappresentare questo limite. Invece!
Enzo: come mai questa tua accorata esternazione?
Totò: si dà il caso che a Milano, Piazzale Loreto (luogo non
scelto a caso), dove i partigiani
esposero al pubblico ludibrio i corpi di Benito Mussolini e di Claretta
Petacci dopo la loro esecuzione, sia stato appeso un fantoccio con il volto di Elon
Musk, grande sostenitore e finanziatore della recente campagna elettorale del
neo Presidente americano Donald Trump, a testa in giù.
Santo: che operazione macabra!
Vanni: l’operazione è stata rivendicata da qualcuno?
Totò: Si! Il gesto è stato rivendicato da uno dei tanti
collettivi, che operano nell’area metropolitana milanese, denominato “cambiare rotta”. Il gruppo è andato anche oltre pubblicando una foto su alcuni social
con una altrettanto macabra didascalia:
“C’è sempre spazio a Piazzale Loreto Elon….”
Ambrogio: non avendo dubbi sull’attendibilità
di quanto ci sta riferendo l’amico Totò lasciatemi dire che “siamo oltre la goliardata”!
Nenè: E’ proprio vero che oramai
non c’è limite al peggio. Non vedo l’utilità di una simile operazione che forse
sta a dimostrare, ancora una volta, la mancanza di concretezza e il vuoto di
idee che quasi sempre caratterizza i dibattiti che si svolgono nei così detti
centri sociali.
Anche grazie alla mia età, lasciatelo
dire: “mala tempora currunt”.
Giacomo: che ne dice il Prof.
Vezio?
Vezio: vi raccontavo, alcuni mesi
fa, come sia noto agli storici e agli addetti ai lavori che Benito Mussolini e
il primo Ministro inglese Winston Churchill avrebbero avuto, almeno fino al
1935 e cioè prima dell’approvazione delle leggi razziali e dell’accordo
stipulato con Adolf Hitler, dei buoni rapporti personali cementati anche da una
fitta corrispondenza personale che Mussolini portava con sé al momento del suo
arresto.
Giacomo: quindi?
Vezio: alcuni giornalisti, a
conoscenza di questa pregressa comunanza di interessi, chiesero al primo
Ministro inglese Winston Churchill di commentare l’esecuzione di Benito Mussolini
e di Claretta Petacci e la successiva macabra esposizione delle loro salme a Piazzale
Loreto ad opera dei partigiani e in particolare gli rivolsero questa domanda: “ci saranno ancora i fascisti nel futuro”?.
Santo: quale fu la risposta?
Vezio: Churchill prontamente e
senza esitazione alcuna rispose:
“Si! Saranno coloro che
si definiranno antifascisti”.
Altrettanto esplicito ed efficace
il giudizio dello scrittore e politico italiano Leonardo Sciascia il quale,
oltre a “bastonare” i professionisti dell’antimafia, ci
invitava a riflettere sulla identità e sull’attività di buona parte di coloro che si definiscono antifascisti.
Santo: sapevo del giudizio di
Winston Churchill, per come ce ne aveva riferito tempo addietro sempre lei. Non
so del giudizio di Leonardo Sciascia.
Vezio: Il nostro intellettuale
Leonardo Sciascia, parlando degli antifascisti che lui conosceva , ci diceva
che “… il più bell’esemplare di fascista in cui ci si possa oggi
imbattere è quello del sedicente antifascista unicamente dedito a dare del
fascista a chi fascista non è”.
Una risposta, la mia, con questi
richiami al pensiero di Churchill e Sciascia, che forse farà arricciare il naso
a coloro che si definiscono “antifascisti militanti”. Io, da parte mia, riportandovi
fedelmente il loro pensiero, posso dirvi di vedere nella odierna esposizione
del fantoccio di Elon Musk un ritorno al passato che consente a molti di coloro
che si definiscono antifascisti
militanti di continuare a tenere ancora in vita il fascismo per legittimarsi a calcare la scena politica
italiana.
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
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