lunedì 7 maggio 2012

RIMBORSI ELETTORALI: I SENATORI RUTELLI E LUSI E LA PROVA DELLE BANCONOTE DA 5O €




Sen. Rutelli,
credo alla sincerità del suo rammarico quando dice che il Sen. Lusi l’ha ingannata e ha fatto tutto a sua insaputa quando  saccheggiava le casse della Margherita e sperperava i rimborsi elettorali.
E’ da auspicare, comunque, che quanto avvenuto possa essere motivo di una seria riflessione, capace di spingere le forze politiche a modificare seriamente e profondamente l’attuale legge (N. 157/1999) sui rimborsi elettorali.
Prima di mettere mano alla riforma bisogna, però,  rispondere ad una preliminare ed elementare domanda: i soldi che ricevono i partiti sono pochi o sono troppi?.
Un esempio ci aiuterà a rispondere.
Sen. Rutelli, metta nel suo portafoglio  2  banconote da  50    e  2 da  5 €; vada al bar a bere un caffè pagando con la banconota da 5 €.  Al ritorno a casa nel rimettere  a posto il portafoglio se le banconote da 50  € non sono più due ma una se ne accorgerà immediatamente ( senza necessità di particolari controlli ) e dirà a se stesso: com’è possibile se ho pagato solo un caffè?
Sen: Rutelli abbia la pazienza di sottoporsi a quest’altra operazione: metta nel suo portafoglio 10 banconote da 50    e  2 da 5 €; vada al bar e beva il suo solito caffè pagando con la banconota da  5 €.
Ritornato a casa,  rimettendo a posto il suo portafoglio, se le banconote da 50 € sono 9 e non più 10 se ne accorgerà con la stessa facilità dell’esempio precedente?   Sono sicuro di no; se ne accorgerà solo dopo averle contate.
Metafore a parte, Sen. Rutelli sa perché Lei non si accorgeva di quello che faceva il suo Tesoriere, Sen. Lusi ?  La somma di denaro  ricevuta dallo Stato (cioè da noi contribuenti) era  di gran lunga superiore al suo reale  fabbisogno: evidentemente dopo aver rimborsato i  fornitori  per i beni e servizi resi alla Margherita in campagna elettorale (esempio: tipografie per stampa manifesti)  ve ne avanzavano così tanti da non accendere in Lei la lampada del sospetto sull’operato del  suoTesoriere Sen. Lusi.
Se la Margherita avesse ricevuti  meno soldi  -  stia sicuro  - avrebbe visto quel che faceva il suo Tesoriere.
Anche la cassa di un Partito politico è come un portafoglio: se ci metti il necessario il controllo è facile; se, invece, ci metti di più del necessario il controllo diventa più difficile e ad eventuali ammanchi ci fai meno caso. Nel suo caso, purtroppo, è stato superato il senso della misura!

CONCLUSIONE:

Bisogna ridurre i finanziamenti (io però continuo a chiamarli rimborsi).

Di quanto?L’On. Bersani è da giorni che dice di voler “dimezzare”. E’ un verbo  -Le confesso Sen. Rutelli – che non mi convince. Non vorrei che sotto sotto ci sia il solito trucco diabolico di chi ancora una volta vuole lasciare nella sostanza le  cose così come sono.  Mi spiego: scrivono Di Primo Di Nicola e Stefano Livadioti  su L’Espresso del 16 febbraio 2012 “..il P. D. si è dimostrato più bravo degli altri: nel 2008 ha riscosso 180  milioni di € a fronte di una spesa effettiva di soli 18 milioni e spiccioli di €”.
Cosi stando le cose mi domando: l’On. Bersani di quale importo propone il dimezzamento?  Se propone di dimezzare 180 milioni di € Le dico, Sen. Rutelli, che non ci siamo. Ancora una volta si tenta di  “disattendere” la volontà degli elettori “popolo sovrano” che  ha  abrogato il finanziamento ai partiti.
180.000.000 €: 2=90.000.000 €. E un rimborso di 90 milioni di € a fronte di una spesa di 18 milioni di € è da evitare a tutti i costi. E’  IMMORALE!.  E NON SOLO!

Alle ultime elezioni politiche del 2008 il P. D. – quello che si è dimostrato più bravo degli altri – porta in casa 180 milioni di € pur avendo speso 18 milioni di €.

Se la situazione è questa, la nuova legge nel caso del P. D.  dovrà prevedere
 ( mantenendo fermo il principio che ogni erogazione statale verrà effettuata esclusivamente a titolo di rimborso):
- un rimborso statale che non potrà assolutamente superare 18 milioni di €;  
- tale importo dovrà esser ridotto a 9 milioni di € se si prevede l’arrivo di contributi privati per altri 9 milioni di €.

Sen. Rutelli, questo è il massimo che si può consentire perché possiate operare nel rispetto della Costituzione che all’art. 1 dice solennemente: “la sovranità appartiene al popolo”.  E siccome il popolo con il referendum ha abrogato il finanziamento , rifare una legge che di fatto reintroduce il finanziamento è una palese violazione dell’art. 1 della Costituzione. E sono sicuro che Lei non vorrà macchiarsi di tale violazione.
Lei, Sen. Rutelli, proviene da un Partito ( Partito Radicale) alfiere del referendum.
Anche Lei, ancora una volta, difenda, rispetti e faccia rispettare la volontà del popolo sovrano che a stragrande maggioranza si è espressa – piaccia o non piaccia – contro il finanziamento pubblico dei partiti.
Se non agite così aumenterà la crisi di credibilità verso la politica.
Sono sicuro che Lei questo proprio non lo vuole.
Grazie per l’attenzione che vorrà riservare alla presente.
Sarà gradito un cenno di riscontro.
La saluto cordialmente.
Giuseppe Castronovo
                                             


1 commento:

  1. Mi piace molto la prova delle banconote.
    Vorrei farla anche io, quella delle dieci banconote, ma non le ho.
    Se me ne date dieci da 500 euro, vado a fare la prova in una località lontana e sconosciuta...
    Bisogna pur imparare qualche cosa dalla storia,che è maestra di vita!
    Complimenti e saluti.
    Gaetano.

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