venerdì 20 dicembre 2024

 

 

LEGGIAMO  IL  MANZONI

 

LA MONACA DI MONZA (GERTRUDE):

 

COME ALESSANDRO MANZONI,

AFFIDA ALL’IMMAGINARIO DEL LETTORE

LA  VICENDA UMANA DI GERTRUDE

CON QUESTE  TRE SEMPLICI PAROLE: 

“LA SVENTURATA RISPOSE”

Alessandro Manzoni

“I PROMESSI SPOSI”

(cap. X, riga 540.

gcastronovo.blogspot.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGGIAMO  IL  MANZONI

 

LA MONACA DI MONZA (GERTRUDE):

 

COME ALESSANDRO MANZONI,

AFFIDA ALL’IMMAGINARIO DEL LETTORE

LA  VICENDA UMANA DI GERTRUDE

CON QUESTE  TRE SEMPLICI PAROLE: 

“LA SVENTURATA RISPOSE”

Alessandro Manzoni

“I PROMESSI SPOSI”

(cap. X, riga 540.

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domenica 1 dicembre 2024

 

 

 

I  MESI  DELL’ANNO  IN  FILASTROCCA

(DICEMBRE)

 

Seminare decembrino

vale meno di un quattrino

 

Dicembre vezzoso

anno capriccioso.

 

Dicembre gelato

non va disprezzato.

 

Son Dicembre e serro l’anno

finché arriva Capodanno.

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lunedì 25 novembre 2024

 

 

 

OMAGGIO ALLA PERSONA AMATA

 

Rivolgiamo il nostro pensiero alla persona amata con alcune delle parole della canzone  “Una casa in cima al mondo” interpretata, al festival di Sanremo del 1966, da PINO DONAGGIO e CLAUDIO VILLA.

 

Amor, non piangere per me

Se questo mondo non ha sorrisi per me

Ringrazio il cielo di avermi dato già te.

                                  …….

Amor non piangere mai più

Gli innamorati non sono poveri mai

Amore mio devi sperare con me, con me, con me.

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sabato 16 novembre 2024

 

 

LA TELA DI PENELOPE METAFORA DELL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA.

Totò: “passino pure sui nostri corpi, l’autonomia differenziata non passerà”.

Santo: Totò, come mai questa dichiarazione di guerra?

Totò: non è mia! E’ della Segretaria del partito Democratico Elly Schlein che con queste parole va allo scontro con  le forze politiche governative le quali,  approvando l’autonomia differenziata, hanno finalmente attuato una previsione costituzionale la cui introduzione  risale a più di vent’anni fa.

Marco: Santo…. hai detto bene parlando di “dichiarazione di guerra”. Non a caso, amici miei, non appena  (13 LUGLIO 2024) è entrata in vigore  la legge ordinaria n° 86/2024 che, attuando l’articolo 116 della Costituzione, permette alle 15 Regioni a Statuto ordinario di chiedere allo Stato una  maggiore autonomia per alcune materie, il Partito Democratico,  altri Partiti della Sinistra, il Sindacato C. G. I. L. si son messi  subito all’opera  avviando la procedura per lo svolgimento di un referendum abrogativo della legge, così come previsto dall’articolo 75 della Costituzione.

Ambrogio: ma è curioso il fatto che la Regione Emilia Romagna, da sempre governata dalle  Sinistre , sia stata una di quelle, insieme alla Lombardia, Veneto, Piemonte a sollecitare all’inizio l’attuazione della Costituzione con l’approvazione parlamentare dell’autonomia differenziata.

Mario: però alla fine il Partito Democratico e gli altri promotori del referendum abrogativo hanno raccolto più di 500.000 firme e quindi  il referendum si dovrà necessariamente svolgere.

Romano: l’aspetto strano di tutta questa vicenda sta nel fatto che l’autonomia differenziata in Costituzione l’ha voluta proprio il Centrosinistra.

Saverio: ha ragione l’amico Romano: l’autonomia differenziata non è una invenzione del Centrodestra che tra l’altro a suo tempo votò contro la sua introduzione in Costituzione. L’autonomia differenziata in Costituzione l’ha voluta proprio il Partito Democratico e gli altri Partiti della sinistra italiana.

Giorgio: come si spiega un cambio così radicale da parte del Partito Democratico?

Santo: bella domanda! Vuol rispondere lei prof. Vezio?

Vezio: grazie….rispondo volentieri cercando di essere, stante l’estremo interesse che il tema riveste, il più obiettivo possibile. Cosi come ci  ha ricordato l’amico Romano l’introduzione in Costituzione dell’autonomia differenziata è stata voluta e approvata nel marzo 2001, durante il secondo governo di Centrosinistra  presieduto da Giuliano Amato. Essa faceva parte di un ampio progetto finalizzato ad adeguare (rectius: ampliare) l’autonomia  degli Enti locali ad un Paese  che non era più quello del 1946.

Da ricordare ancora come anche in questa materia non poteva mancare una Commissione bicamerale per le riforme costituzionali. La Commissione, composta da 70 tra Deputati e Senatori, e la cui presidenza venne affidata a Massimo D’Alema, proponeva, tra le altre cose, di riconoscere alle regioni una maggiore autonomia.

Tutta la riforma costituzionale venne poi confermata con un Referendum  costituzionale che ottenne il 64% di voti ad essa favorevoli nell’ottobre dello stesso anno (2001).

Il referendum costituzionale del 2001 è stato il punto d’arrivo di un lungo percorso iniziato addirittura nel 1997 durante il primo Governo guidato da Romano Prodi che capeggiava una coalizione di sinistra che vedeva come primo partito della coalizione il Partito Democratico della Sinistra che con questa nuova denominazione  aveva sostituito il  vecchio Partito Comunista Italiano.

Santo: Prof. Vezio…. dalla sua relazione emergono i nomi di Giuliano Amato, Romano Prodi e Massimo D’Alema come autentici protagonisti del cammino di questa riforma costituzionale: tre pezzi da novanta diremmo.

Vezio: hai detto bene caro Santo.

Santo: ebbene,  mi risulta difficile comprendere come oggi invece il Partito Democratico assuma, dopo vent’anni, l’iniziativa per vanificare il risultato di tanta fatica e lo sforzo dei tre protagonisti sopra ricordati teso a smussare le divergenze che serpeggiavano tra le varie forze politiche per addivenire all’approvazione di questa legge. Una legge, è bene ricordarlo,  confermata anche dal referendum costituzionale con una percentuale così elevata (64%) di voti favorevoli che non dovrebbe ammettere alcun ripensamento.

Vezio: caro Santo.… non possiamo non ricordare come l’iter per l’approvazione della riforma in questione sia stato alquanto travagliato: il Partito Comunista (allora denominato Democratico di Sinistra) che unitosi agli altri Partiti di Sinistra costituì l’Ulivo, decise di approvare questa riforma anche per frenare le aspre critiche della Lega di Bossi all’eccessivo centralismo statale: chi non ricorda il grido di battaglia di Umberto Bossi “Roma ladrona”?  In questo quadro non furono poche le perplessità manifestate, anche all’interno dello stesso Ulivo, nei confronti di coloro che decisero di venire incontro alle richieste leghiste e ammorbidirne l’ostruzionismo. Basterà ricordare le polemiche dichiarazioni dell’On. Cuperlo secondo cui “nel 2001 si riformò il Titolo V° della Costituzione pensando di togliere volti alla Lega. Fu un errore e gli italiani lo hanno pagato caro”.

Amici…polemiche a parte, non posso non evidenziare come questa riforma, a parer mio, rappresentò il tentativo di mediare con il Bossi di “Roma ladrona” e bloccare certe istanze leghiste  troppo “avanzate e spinte” a tal punto da non essere, forse, del tutto in linea con l’unità e l’indivisibilità della nostra Repubblica, così come previste dall’articolo 5 della nostra Costituzione. Da non dimenticare, del resto, le capacità di sottile mediatore, unanimemente riconosciute all’On. Giuliano Amato che veniva appunto definito il “Dottor Sottile”

Amici….vedo che qualcuno vorrebbe intervenire.  Forse è il caso di fermarmi per lasciare la parola a voi.

Mario: Prof. Vezio…. ho molto apprezzato la sua ricostruzione storica di come si siano realmente intrecciati i rapporti fra i vari partiti per arrivare all’introduzione in Costituzione dell’autonomia differenziata per le quindici Regioni a Statuto ordinario.

 E’ il caso forse di chiederci come mai il Partito Democratico e gli altri Partiti di Sinistra dopo più di vent’anni non abbiano voluto, ancora una volta,  collaborare con il Senatore Calderoli nella stesura del testo di legge con il quale si sono stabiliti i principi e le procedure che dovranno essere seguiti da Regioni e Governo nel  percorso per concedere maggiore autonomia alle Regioni che la richiedessero.

Vezio: l’intervento dell’amico Mario mi induce a evidenziare come in tema di Autonomia differenziata si sia di fatto venuta a concretizzare una evidente inversione di ruoli tra le forze politiche che a vario titolo (a favore la Sinistra, contrario il Centrodestra) erano a suo tempo  intervenute nella sua introduzione in Costituzione. Infatti:

-il Centrosinistra che allora decise di riconoscere una maggiore autonomia alle Regioni oggi cambia decisamente rotta e vuole abrogare la legge ordinaria attuativa della previsione costituzionale;

-viceversa, il centrodestra che allora, nel 2001, non approvò la riforma costituzionale, oggi, nonostante l’atteggiamento ostruzionistico del Centrosinistra,  prova ad attuarla.

Permettetemi: queste sono le non sempre comprensibili ambiguità della politica italiana:

-si approva una legge se si sta al governo del Paese;

-la si disapprova quando non si sta più al governo del Paese.

Un comportamento, questo della Sinistra,  che mi ricorda il comportamento di Penelope, la moglie dell’eroe omerico Ulisse, e la sua proverbiale tela.

Santo: professor Vezio potrebbe illustrarci meglio quest’ultimo suo accostamento dell’Autonomia differenziata alla tela di Penelope?

Vezio: ci riferisce il poeta Omero che Ulisse, dopo aver contribuito in modo determinante alla vittoria dei Greci e alla distruzione della città di Troia, intraprese il viaggio per il ritorno a Itaca di cui era re e dove l’attendeva la fedele moglie Penelope. Il viaggio, secondo il racconto di Omero, durò dieci anni.

I Proci, trascorsi i primi anni dalla distruzione di Troia senza che Ulisse ritornasse a Itaca, per costringere Penelope a nuove nozze e così dare un nuovo re a Itaca, occupano la reggia dove gozzovigliano notte e giorno dilapidando le ricchezze di Ulisse.

La regina Penelope, che continuava a risiedere nella reggia, stremata dall’occupazione della reggia da parte dei Proci, promette che sceglierà un nuovo marito tra i Proci dopo aver terminato la tessitura di un lenzuolo funebre per Laerte, padre di Ulisse. Si trattava di un espediente per ingannare i Proci nella speranza che il marito Ulisse ritornasse quanto prima.

Omero infatti ci dice che Penelope

“finché il giorno splendea, tessea la tela

Superba; e poi la distessea di notte

Al complice chiaror di mute faci.

Così un triennio la sua frode ascose

E deluse gli Achei”.

(Omero, Odissea libro, II°, versi 134-139.

Amici miei… chi di noi non può intravedere nella tessitura alla luce del sole l’introduzione in Costituzione dell’Autonomia differenziata e nella notturna distessitura  il disconoscimento del precedente lavoro che vent’anni fa  vide protagonisti a vario titolo Prodi, Amato e D’Alema? Un disconoscimento che trova la sua apoteosi nella raccolta di firme per lo svolgimento del referendum abrogativo della stessa legge n. 86 del 26/6/2024.

Oggi, amici miei, si parla di “tela di Penelope” anche per riferirsi ad un lavoro intrapreso a mò di alibi e nella consapevolezza che, stante la sua complessità,  non verrà mai portato a termine.

Sarà stato questo l’intento del Prof. Giuliano Amato, il quale  da “Dottor Sottile” com’era definito, avrebbe subordinato l’operatività dell’Autonomia differenziata a tutta una serie infinita di preventivi  adempimenti rimandandola di fatto alle calende greche?. Adempimenti evidenziati proprio ieri dalla Corte costituzionale chiamata a esaminare i ricorsi delle Regioni amministrate dalla Sinistra, Puglia, Toscana, Sardegna Campania.

(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

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mercoledì 6 novembre 2024

 

 

DA CHE PULPITO ARRIVA LA PREDICA!

Lucio: amici… oggi verso le ore 15,30, seguivo su  LA 7 il  programma Tagadà e la conduttrice Tiziana Panella ha intervistato l’ex Presidente della Regione Emilia Romagna, ora Parlamentare europeo, On. Stefano Bonaccini.

Romano: di cosa si parlava?

Lucio: quale può essere l’argomento del giorno? Si parlava ovviamente di migranti, dei provvedimenti del Governo Meloni anticlandestini bocciati un po' ovunque ora dai Magistrati di  Bologna, ora dai Magistrati di  Catania, degli accoltellamenti dei controllori sui treni da parte di viaggiatori senza biglietto,  quale quello da ultimo avvenuto nel genovese.

Marco: qual è  stato il commento dell’On. Bonaccini?

Lucio: ha detto che “il Governo  Meloni è in enorme difficoltà”. Non ha affatto parlato del suo operato, quale Presidente della Regione Emilia Romagna che gli elettori hanno evidentemente molto apprezzato spedendolo a Strasburgo quale Parlamentare europeo. Ha poi detto che il Ministro Salvini “non comprende come la nostra industria abbia bisogno di manodopera e che gli immigrati risultano essere la  nostra riserva”.

Ha sempre parlato in ogni intervento con il suo solito sorriso sulle labbra.

Franco: evidentemente ritiene di averne motivo!

Beppe: cioè?

Franco: la sua è una Regione nella quale le campagne, a differenza di alcune Regioni italiane,  grazie al suo costante lavoro nel quale è stato efficacemente coadiuvato dall’ allora Assessore regionale Elly  Schlein, ora Segretaria del Partito democratico, non soffrono affatto il dramma della siccità.

(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

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venerdì 1 novembre 2024

 

 

I MESI DELL’ANNO IN FILASTROCCA

(NOVEMBRE)

 

Se di Novembre non avrai arato

tutto l’anno sarà tribolato.

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La neve di Novembre

fa bene alla semente.

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Se in Novembre tuona

l’annata sarà buona.

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Novembre ammucchia

aride foglie in terra.

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giovedì 3 ottobre 2024

 

 

I  MESI  DELL’ANNO  IN FILASTROCCA

(OTTOBRE)

 

In Ottobre semi in pugno

se vuoi mietere di giugno.

 

Ottobre è bello

ma tien pronto l’ombrello.

 

Se di Ottobre scroscia e tuona

l’invernata sarà buona.

 

Ottobre  di vendemmia

empie la tina.

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domenica 29 settembre 2024

 

S O G N I    D’ A U T U N N O

 

Un caro Amico augurandomi buona domenica

la definisce un “sogno d’autunno”.

Gli ho risposto così:

Grazie, purtroppo il nostro Domenico Modugno ci dice che “tutti i sogni nell’alba svaniscono perché quando tramonta la luna li porta via con sé” .

“Comunque il tuo auspico mi giunge gradito.

Grazie”

Domenica, 29 Settembre 2024

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mercoledì 3 luglio 2024

 

 

CONSIGLIO  PER  I  POLITICI

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“BEN FATTO E’ MEGLIO

CHE BEN DETTO”.

(Benjamin Franklin)

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lunedì 1 luglio 2024

 

 

I  MESI  DELL’ANNO  IN  FILASTRTOCCA

(LUGLIO)

 

Quando Luglio è molto caldo

bevi molto e tienti saldo.

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Luglio sornione

cambia zucca in melone.

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Se Luglio fa tempesta

l’uva non empie la cesta.

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Luglio falcia le messi al solleone.

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mercoledì 26 giugno 2024

 

 

ADOZIONE  DELL’EURO

NEL GIUDIZIO DELLA MARGARET THATCHER E

ROMANO PRODI

 

“L’EURO E’UN PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA,

SARA’ FATALE PER I PAESI PIU’ POVERI.

DEVASTERA’ LE LORO ECONOMIE”

Margaret Thatcher ex primo Ministro Regno Unito.

 

CON L’EURO LAVOREREMO UN GIORNO IN MENO

GUADAGNANDO COME SE LAVORASSIMO

UN GIORNO IN PIU’”

Romano Prodi ex Presidente del Consiglio italiano.

Non possiamo non chiederci dove stia la verità

 

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martedì 25 giugno 2024

 

 

GUERRA  ISRAELO/PALESTINESE

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ATTUALE PIU’ CHE MAI IL GRIDO DI DOLORE

DI YASSER ARAFAT

 

“UN POPOLO SENZA UNA TERRA

E’ UN POPOLO SENZA UN FUTURO”.

YASSER ARAFAT

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lunedì 24 giugno 2024

 

 

GUERRA  ISRAELO/PALESTINESE

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ATTUALE PIU’ CHE MAI IL GRIDO DI DOLORE

DI YASSER ARAFAT

 

“LA MIA CASA E’ IN PALESTINA

E NON AVRO’ PACE

FINCHE’ NON TORNERO’ LI’”.

YASSER ARAFAT

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mercoledì 19 giugno 2024

 

 

RICORDIAMOCI

 

VI SONO DELLE COSE O SITUAZIONI CHE

NON POSSONO TORNARE MAI INDIETRO.

TRA QUESTE OGGI VOGLIAMO RICORDARE LA SECONDA:

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“IL TEMPO DOPO ESSERE STATO SPRECATO”

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martedì 18 giugno 2024

 

 

 

RICORDIAMOCI 

 

VI SONO DELLE COSE O SITUAZIONI CHE

 NON POSSONO TORNARE MAI INDIETRO.

TRA QUESTE OGGI VOGLIAMO RICORDARE LA PRIMA:

“UNA PAROLA DOPO AVERLA DETTA”

 

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domenica 16 giugno 2024

 

 

DOPO LE RECENTI ELEZIONI CONTE E SCHLEIN STUDIANO, IN ATTESA DI UNIFICARE I DUE PARTITI, IL NOME PER IL NUOVO

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Le recenti elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo hanno certificato:

-un sensibile incremento del Partito  Democratico a guida Elly Schlein;

-un pericoloso ridimensionamento del Movimento 5 Stelle a guida Giuseppe Conte.

I due politici si sono segretamente incontrati per verificare la possibilità di unificare le due forze politiche.

Hanno preliminarmente trovato l’accordo sul fatto che il nome del nascituro partito dovrà indicare, già nel nome, i principali punti programmatici che caratterizzeranno la nuova forza politica.

Inizia l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte il quale dichiara e fa mettere a verbale: il mio è un Movimento  e vorrei che il nome del nuovo Partito avesse come inziale la lettera M.

Il segretario verbalizzante riscontrando nessun voto contrario alla proposta Conte scrive la prima lettera

M

Risponde la Schlein la quale afferma: il nuovo partito sarà ancorato all’Europa, quindi sarà strettamente europeo e dovrà avere nel suo nome anche la lettera E.

Il segretario verbalizza e scrive la seconda lettera

E

Segue Conte dicendo che il suo è il movimento della Rivoluzione. Il Reddito ha risolto il problema della povertà, quindi dopo la lettera  E venga inserita la lettera R.

R

Riprende la Schlein la quale, prendendo spunto dalla prima lettera voluta da Conte, afferma: il nostro  è da tutti riconosciuto come un Partito Democratico, quindi dopo la lettera R venga inseritala lettera D.

D

Riprende la Schlein affermando: caro Conte i nostri partiti sono tutti e due Antifascisti, quindi chiedo che alla lettera D segua la lettera A

A

L’ex Presidente Conte si dichiara d’accordo e chiede al segretario verbalizzante quale risulti essere, a questo punto,  il nome del nascituro partito.

Il segretario raggruppa le prime lettere e, non volendo pronunciare il nome, distribuisce a tutti i presenti un foglio nel quale ha trascritto  il nome “MERDA”.

A questa punto Conte e Schlein, guardandosi l’un l’altro in faccia,  decidono di sospendere la seduta.

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sabato 8 giugno 2024

 

 

E FU COSI’ CHE LA FERRARI E LA “BELLA STRONZA” DI MARCO MASINI ENTRARONO NELLA STORIA DEI TEST

PER L’AMMISSIONE ALLA FACOLTA’ DI MEDICINA.

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ANCORA UNA VOLTA NON SONO MANCATE POLEMICHE E CRITICHE SULLE DOMANDE DEI TEST DI MEDICINA 2024.

IL PROFESSORE MATTEO BASSETTI, DIRETTORE DELLA CLINICA PER LE MALATTIE INFETTIIVE SAN MARTINO DI GENOVA,UNA DELLE  HA DETTO:

“E’ COME ANDARE DA GERRY SCOTTI A CHI VUOLE ESSERE MILIONARIO”

UNA DELLE DOMANDE CHE HA CREATO NON POCHE CRITICHE  ERA LA SEGUENTE:

“QUAL’E’ L’ACCELERAZIONE MEDIA DI UNA FERRARI SF90 CHE SCATTA DA 0 ALLA VELOCITA’ DI 100 KM/ h IN 2,5 SECONDI”.

UN CANDIDATO CHE NON CONOSCEVA LA FORMULA MATEMATICA HA RISPOSTO RIPORTANDO UNA STROFA DELLA CANZONE DI  MARCO MASINI  “BELLA STRONZA”

“BELLA STRONZA

CHE TI FAI VEDERE IN GIRO

PER ALBERGHI E RISTORANTI

CON IL CULO SUL FERRARI

DI QUELL’ESSERE ARRTOGANTE

NON LO SAI CHE I MILIARDARI

ANCHE AI LORO SENTIMENTI DANNO UN PRFEZZO

IL DISPREZZO

PERCHE’ FORSE IO TI HO DATO TROPPO AMORE

BELLA STRONZA CON IL CULO SUL FERRARI”

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lunedì 3 giugno 2024

 

 

GLI  INGANNI  DELLA  STORIA

 

IL  CAVALLO  DI TROIA

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IL  BACIO DI  GIUDA

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INGANNO PIU’ RECENTE:

PRODI  CHE PROMISE AGLI ITALIANI:

“CON L’EURO LAVOREREMO UN GIORNO DI MENO

GUADAGNANDO COME SE LAVORASSIMO

UN GIORNO IN PIU’”

 

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domenica 2 giugno 2024

 

 

 

GLI STATI UNITI?

COSA NE PENSO?

“Tanto per esordire:

-Han buttato due bombe atomiche.

-Poi sono andati in Corea e han fatto un disastro.

-Poi sono andati in Vietnam e han fatto un altro disastro.

-Poi dal Vietnam sono passati in Irak  e anche lì

hanno creato un bordello che non finisce più.

Non paghi sono andati in Afganistan e abbiamo visto

come è andato a finire.

COME POSSO AVERE SIMPATIA PER QUESTI QUI?”

Vittorio Feltri

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sabato 1 giugno 2024

 

 

I  MESI  DELL’ANNO  IN  FILASTROCCA

(GIUGNO)

 

Sono Giugno, a tutti quanti

porto frutti profumati

con i prezzi maggiorati.

 

Se  Giugno non fa sudare

pane e vino fa mancare.

 

In Giugno, bene o male,

c’è sempre un temporale.

 

Giugno ama i frutti

appesi ai ramoscelli.

 

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lunedì 27 maggio 2024

 

 

TALVOLTA CI CHIEDIAMO:

PERCHE’ IL MONDO VA COSI’?

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CI RISPPONDE SANT’AGOSTINO

 

“SONO TEMPI CATTIVI, DICONO GLI UOMINI.

VIVANO BENE E I TEMPI SARANNO BUONI.

NOI SIAMO I TEMPI”.

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venerdì 24 maggio 2024

 

 

FASCISTI  E ANTIFASCISTI

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A BERGAMO NON C’E’ PACE

NEANCHE PER I MORTI

 

Totò: amici…. forse adesso è troppo!

Ambrogio: troppo che cosa? A che proposito questa tua esclamazione?

Totò: al comune di Bergamo,  ho letto su alcuni quotidiani, che qualche settimana fa il Consiglio comunale ha apportato una modifica al Regolamento Cimiteriale con la quale si impone a chi vuole svolgere una qualche celebrazione al Cimitero di fornire, tra gli altri documenti, anche una dichiarazione scritta in cui il richiedente dichiari di “essere antifascista”.

Santo: una simile richiesta, per poter svolgere una  manifestazione funebre  all’interno di un Cimitero, non mi sembra il caso di commentarla!

Nenè: che ne dice il Prof. Vezio?

Vezio: vi raccontavo, qualche settimana fa, che alcuni giornalisti chiesero al primo Ministro inglese Winston Churchil di commentare l’ esecuzione di Mussolini ad opera dei partigiani e in particolare gli rivolsero  questa domanda: “ci saranno ancora i fascisti nel futuro”?.

Nenè: quale fu la risposta?

Vezio: Churchil  prontamente rispose:

“Si! Saranno coloro che si definiranno antifascisti”. Una risposta, la mia, con questo richiamo al pensiero di Churchil,  che forse potrà far arricciare il naso a coloro che si definiscono “antifascisti militanti”.  Io, da parte mia, vi ho riportato fedelmente la risposta di Churchil.

Santo: ma lei, prof. Vezio, come giudica l’iniziativa del Consiglio Comunale di Bergamo?

Vezio: si tratta, è bene evidenziarlo, della richiesta di fornire una dichiarazione scritta di antifascismo a chi intende svolgere una  funzione funebre dentro un cimitero!

Nenè: perplessità condivisibili queste manifestate dal prof. Vezio.

Vezio: vedete….andando di questo passo  e cioè portando il tema dell’antifascismo anche dentro i cimiteri significa assoggettare il  Paese alla Democratura dell’antifascismo.   Amici ….permettetemi un’ultima riflessione.

Nenè: dica pure.

Vezio: se fossi stato componente del Consiglio Comunale della città di Bergamo avrei  invitato i proponenti di questa proposta a preventivamente  riflettere tutti insieme  sul detto evangelico “lascia che i morti seppelliscano i morti” (Luca, 9,60).

 

(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

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mercoledì 22 maggio 2024

 

 

PROVERBIO  DEL  GIORNO

(22 MAGGIO, SANTA RITA)

 

PER  SANTA  RITA

OGNI ROSA E’ FIORITA.

 

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mercoledì 15 maggio 2024

 

Montanelli

 

L’ITALIA E  GLI  ITALIANI

RIFLESSI0NE DI INDRO MONTANELLI

 

“MA TU ANCORA NON  HAI CAPITO CHE L’ITALIA E’

UN PAESE DI CONTEMPORANEI SENZA ANTENATI, NE’ POSTERI PERCHE’ E’ SENZA MEMORIA.

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E’ UN PAESE CHE NON AMA LA STORIA.  HA UNA STORIA STRAORDINARIA MA NON LA STUDIA.

(INDRO MONTANELLI)

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martedì 14 maggio 2024

 

 

FASCISTI E ANTIFASCISTI NELL’OPINIONE

DEL PREMIER INGLESE WINSTON CHURCHIL

Totò:  amici… ha fatto discutere, e non poco, la decisione dell’Arcivescovo  di Catania Mons.  Luigi Renna di annullare la messa che si sarebbe dovuta  celebrare nell’anniversario dell’uccisione di Benito Mussolini, il 28 aprile di 79 anni fa, nel 1945

Santo: ho sentito anch’io qualcosa, ma non so cosa sia effettivamente accaduto.

Totò: come ogni pomeriggio alcuni fedeli si recano alla chiesa Santa Caterina, nella centrale via Umberto a Catania per la quotidiana adorazione eucaristica. Ma trovano le porte sbarrate per decisione del Vescovo.

Santo: perché questa decisione?

Totò: qui doveva celebrarsi dopo l’adorazione eucaristica, stando al necrologio con  la scritta “anniversario” apparso sul giornale “La Sicilia”, una messa in suffragio per Benito Mussolini. 

Il Vescovo della Città etnea oltre a impedire la celebrazione della messa di suffragio ha disposto anche la chiusura della chiesa per il giorno successivo.

Nenè: ha motivato la sua decisione?

Totò: una nota ufficiale dell’Arcidiocesi la motiva così: per evitare “non opportune esternazioni ideologiche che nel recente passato hanno avuto degli spiacevoli precedenti”

Santo: condivido i dubbi del Vescovo sull’opportunità di celebrare un rito, anche se religioso, proprio nel periodo del 25 APRILE; immagino la presenza di alcuni gruppi antifascisti rumoreggiare dinnanzi alla chiesa durante la celebrazione religiosa con la conseguente presenza delle forze dell’ordine per mantenere la calma.

Nenè: che ne dice il prof. Vezio?

Vezio: condivisibile il ragionamento dell’amico Santo dal momento che è ormai risaputo come “agitatori” di professione non si lascino mai scappare queste occasioni per accendere gli animi dei presenti alle varie manifestazioni.

Ma io, se mi permettete, vorrei sottoporre alla vostra e alla mia riflessione 

questa domanda: perché gli antifascisti devono andare a protestare dinnanzi dinanzi a un luogo di culto (rectius: chiesa) mentre dentro si celebra una messa di suffragio? Vedete…

Santo: che cosa?

Vezio: è notorio tra gli storici e gli addetti ai lavori che Benito Mussolini e il primo Ministro inglese Winston Churchil avrebbero avuto, almeno fino al 1935, dei buoni rapporti personali cementati da una fitta corrispondenza epistolare che Mussolini portava con se al momento del suo arresto.

Nenè: quindi?

Vezio: alcuni giornalisti, a conoscenza di questa pregressa comunanza di interessi, dopo l’uccisione di Mussolini chiesero a Churchil:  “ci saranno ancora  i fascisti nel futuro””. E Churchil prontamente rispose:

“si! Saranno coloro che si definiranno antifascisti”.

Santo: lei, prof. Vezio, come commenta l’opinione di Churchil?

Vezio: una cosa è certa: dubito della sincera adesione ai valori democratici dei manifestanti che in questi giorni, ignorando l’articolo 21 della Costituzione il quale riconosce a tutti il “diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, hanno impedito al Ministro Eugenia Roccella di parlare in una pubblica assemblea.

Ho l’impressione, e concludo, ricordando ciò che accade nel campo elettromagnetico, dove vige il principio secondo cui due corpi che hanno lo stesso tipo di carica si respingono e viceversa si attraggono quelli che hanno cariche elettriche di segno opposto. Ebbene, altrettanto possiamo dire che accada nel campo dei rapporti che vengono a svilupparsi tra le forze politiche presenti nello scenario politico italiano che si definiscono antifasciste e quelle che, pur non definendosi fasciste, si rifiutano di aderire a quella che definiscono la dittatura dell’antifascismo.

Un continuo incontro/scontro in cui delegittimandosi a vicenda tengono ancora in vita un passato che non  tramonta mai. Il che consente a entrambe di continuare a calcare la scena politica italiana.

(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

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