sabato 16 febbraio 2013

QUEI GIOCHI POLITICI NON COMPRESI DALL'ON. FINI: OVVERO QUANDO VENIVA APPLAUDITO PER IL SUO STRAPPO DA BERLUSCONI.



On. Straccio: collega Cencio…., hai saputo?
On. Cencio: che cosa?
On. Straccio: ambienti vicini alla Presidenza della Camera riferiscono che l’On. Fini sia molto amareggiato.
On. Cencio: per che cosa?
On. Straccio: per il fatto che giornali e reti televisive private,  mentre nel periodo dello strappo dall’On. Berlusconi lo riverivano e lo intervistavano quotidianamente, ora invece, sebbene siamo in piena campagna elettorale, lo ignorano completamente.
On. Cencio: era naturale il trattamento di allora, come è naturale il trattamento di adesso!.
On. Straccio: spiegati meglio.
On. Cencio: vedi….
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: il filosofo  Pirrone, vissuto nel III secolo A. C.,  vedendosi un giorno applaudire dai suoi concittadini chiese ai suoi allievi: “ho detto o fatto, anche se inavvertitamente, qualche sciocchezza”?
On. Straccio: con ciò cosa vuoi dire?
On. Cencio: vedi.
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: l’On. Fini sarebbe dovuto restare almeno perplesso dinnanzi agli entusiastici applausi che in quei giorni gli venivano tributati dai suoi avversari politici.
On. Straccio: devo  dire che, in effetti, hai proprio ragione!  Ma come mai un politico, con la sua quarantennale esperienza e quindi abbastanza esperto, non abbia capito allora e continua a non capire adesso che trattavasi di un appoggio alla sua iniziativa del tutto strumentale che non poteva durare nel tempo?
On. Cencio: evidentemente non è stato, poi, così esperto come tu dici!  L’On. Fini non aveva infatti capito che si trattava una momentanea e semplice tattica e  niente più.  Senza voler entrare nella guerra tra Fini e Berlusconi una cosa però è certa e va detta.
On. Straccio: quale?
On. Cencio: sarebbe stato sufficiente che i consiglieri avessero parlato all’On. Fini del filosofo Pirrone e della sua saggezza.

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